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La stagione dei concerti 2024 è stata particolarmente intensa e impegnativa per quanto riguarda l'assistenza sanitaria. Anche quest'anno Milano ha accolto numerosi artisti di fama nazionale e internazionale, tra cui Lana del Rey, Vasco Rossi, Club Dogo, Zucchero, Travis Scott e la regina mondiale del pop Taylor Swift. In poco più di quaranta giorni, la Croce Rossa di Milano ha garantito la propria presenza a tutti i 30 grandi concerti in programma, assicurando assistenza sanitaria a oltre un milione e mezzo spettatori.
Si chiama eSTADIO il nuovo applicativo informatico per gestire gli eventi con un massiccio afflusso di pubblico, sviluppato da due volontari della Croce Rossa di Milano. Questa app per smartphone e le sue interfacce web permettono il coordinamento e il monitoraggio delle operazioni di soccorso dal verificarsi dell’evento fino alla dimissione o al trasporto in ospedale del paziente.
L’App è stata sviluppata sull’esperienza maturata da CRI Milano nel servizio di assistenza e soccorso svolto allo Stadio San Siro nel corso di eventi sportivi, concerti e celebrazioni. Installata sugli smartphone delle squadre di soccorso, eSTADIO consente loro di ricevere istruzioni e nuove missioni dal Coordinamento Soccorsi, oltre a trasmettere con pochi tap informazioni utili sui pazienti e le missioni di soccorso. Il Coordinamento, operante dalla centrale operativa mobile CRI Milano, può visualizzare e gestire gli interventi in corso, assegnando risorse aggiuntive e fornendo indicazioni alle squadre di soccorso.
Nel frattempo, tramite i terminali presenti in ciascun ambulatorio, eSTADIO allerta l’équipe medica dell’arrivo del paziente, mostrando le informazioni raccolte dai soccorritori per permettere un’accoglienza più rapida. Per ogni paziente accettato in ambulatorio viene creata una cartella clinica elettronica, protetta secondo i più recenti e rigorosi standard di sicurezza informatica, digitalizzando l’intero processo di assistenza fino alla dimissione del paziente. Queste informazioni vengono condivise con il Direttore Sanitario per una risposta più tempestiva ai casi più urgenti.
In ogni momento, il Direttore Sanitario e il Coordinamento Soccorsi possono consultare le informazioni presenti nel sistema, integrate da dati provenienti da enti esterni, grazie all’affiliazione al portale EUOL (Emergenza Urgenza On Line) di Regione Lombardia e ARIA. Ciò consente di disporre in tempo reale di informazioni utili, come lo stato di affollamento dei Pronto Soccorso, per una risposta più efficace alle esigenze dei pazienti.
L’informatizzazione del soccorso presso lo stadio San Siro permette anche la storicizzazione dei dati, con la possibilità di estrarre report e statistiche utili allo sviluppo e miglioramento sia dell’applicativo che dell’intero apparato di assistenza sanitaria a vantaggio dei pazienti. La piattaforma eSTADIO, così implementata, affianca il tradizionale sistema di comunicazione radio in uso presso lo stadio, garantendo un servizio più efficiente, affidabile e resiliente per tutta la collettività.
L’ecosistema eSTADIO è stato sviluppato con l’aiuto e le indicazioni del Responsabile Sanitario dell’Ospedale San Raffaele di Milano ed è attualmente utilizzato da tutte le componenti che prestano assistenza sanitaria, inclusi i soccorritori dei Comitati della Croce Rossa Italiana, Croce Bianca Milano, ANPAS, Misericordia di Arese e il personale sanitario di I-Help presso gli ambulatori.
Domenica 23 maggio è terminato il Campionato italiano di calcio di Serie A. Una stagione davvero particolare a causa delle norme di contenimento del Covid-19 che ha vietato l’ingresso dei tifosi, lasciando gli spalti dei principali stadi italiani desolatamente vuoti.
Fra i tanti impianti che hanno visto modificato la loro funzione, c’è lo stadio San Siro, dove dal 1990 la Croce Rossa di Milano è presente, insieme ad altre organizzazioni di soccorso, per il servizio di assistenza sanitaria coordinato dall’Ospedale San Raffaele: una macchina organizzativa complessa che garantisce assistenza sanitaria al pubblico e agli addetti ai lavori in occasione di eventi sportivi, concerti e altre iniziative ad alta affluenza.
Nonostante la mancanza di pubblico, anche in questa stagione è stato comunque fondamentale garantire il servizio. Lo stadio infatti, benché senza spettatori, ha ospitato di volta in volta giornalisti, tecnici, addetti ai lavori, e naturalmente lo staff delle squadre. Un totale di circa 400 persone ad evento a cui garantire l’assistenza sanitaria e le corrette procedure per assicurare la massima sicurezza contro il Covid-19.
L’esperienza maturata nel corso degli anni ha permesso di identificare prontamente un nuovo assetto organizzativo e logistico in grado di rispondere alle sfide imposte dalla pandemia, che hanno rivoluzionato i protocolli operativi da adottare, adattati di volta in volta a un contesto normativo e sanitario in continuo mutamento.
L’impegno degli oltre quaranta volontari CRI iniziava 6-8 ore prima dell’evento per permettere il montaggio di un campo logistico e delle postazioni per la misurazione della temperatura agli accessi allo stadio. Il coordinamento degli equipaggi dentro e fuori dallo stadio è stato possibile grazie alla centrale operativa mobile della CRI Milano, e a un apparato radio che ha permesso anche la geolocalizzazione degli equipaggi.
Nei pochi settori degli spalti rimasti aperti, sono stati presenti di volta in volta due equipaggi dedicati all’assistenza dei giornalisti e degli addetti ai lavori.
Per garantire la sicurezza dei giocatori in caso di infortunio, a bordo campo erano posizionate due squadre di soccorritori CRI Milano. In caso di necessità di accertamenti, all’interno degli spogliatoi era presente una medical room con personale sanitario altamente specializzato. Un’ambulanza in pronta partenza ha garantito l’eventuale e tempestiva ospedalizzazione dell’infortunato.
La Croce Rossa di Milano ci tiene a ringraziare tutti gli attori coinvolti nelle operazioni nel corso delle numerose partite di campionato, i volontari CRI di Milano e dei Comitati della Provincia, e il personale dell’ospedale San Raffaele, Anpas, Misericordie di Arese, I-help BSO e Areu.
Per il campionato 2021-2022, l'augurio è che il pubblico possa tornare sugli anelli di San Siro in totale sicurezza.
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Non importa che giorno della settimana o quale sia la condizione meteo, durante tutto l’anno migliaia di persone hanno una lunga serie di appuntamenti irrinunciabili in uno dei luoghi simbolo di Milano: lo Stadio di San Siro. Le partite di campionato radunano ogni settimana fino a 80mila appassionati di calcio, distribuiti nei tre anelli dello stadio, rendendo necessario l’allestimento di una imponente macchina dei soccorsi per garantire la sicurezza degli spettatori.
La Croce Rossa di Milano, insieme ad altri comitati CRI della regione, è impegnata in questo servizio fin dal lontano 1990. Oggi, le operazioni per garantire i soccorsi sono numerose e per questo motivo sono molti gli attori coinvolti nelle operazioni.
Ma come funziona nel concreto l’assistenza sanitaria nello stadio San Siro? Il Servizio Sanitario dello Stadio è affidato all’Ospedale San Raffaele di Milano, che si avvale poi del supporto di Croce Rossa Italiana, Confraternita di Misericordia di Arese, ANPAS, I-Help BSO e Croce Bianca.
Per rispondere alle emergenze sanitarie, a ogni evento sportivo sono presenti almeno sei medici e altrettanti infermieri dislocati nei punti di primo soccorso, ambulatori presenti a ogni anello in grado di operare anche su codici rossi. Sugli spalti invece sono presenti 14 squadre di primo soccorso di Croce Rossa, ANPAS e Croce Bianca, ognuna dotata di un defibrillatore da usare in caso di arresto cardiaco. La capillarità delle squadre su tutto il perimetro della struttura permette di defibrillare entro tre minuti dall’arresto, indice questo pari di quello che si ritrova in strutture sanitarie ospedaliere. In caso si renda necessario ospedalizzare, le squadre possono poi fare affidamento su una delle sette ambulanze stazionate intorno lo stadio, di cui cinque di Croce Rossa.
Altro aspetto importante dell’assistenza sanitaria è la tutela dei giocatori sul terreno di gioco. Per questo motivo a bordo campo sono presenti due squadre della Croce Rossa pronte a intervenire per soccorrere i calciatori.
Il coordinamento di tutti i volontari avviene grazie alla centrale operativa mobile CRI Milano dotata delle più moderne apparecchiature radio e informatiche. Ogni team sanitario è dotato di un apparato radio in grado di agganciarsi in una delle due maglie radio che vengono predisposte per le comunicazioni con le squadre appiedate e con i medici negli ambulatori.
Il coordinamento generale ha come punto di riferimento il Responsabile Sanitario (o suo delegato individuato tra i coordinatori di Croce Rossa), il quale lavora in una sala di controllo (GOS) in cui sono presenti esponenti delle forze dell’ordine, dello stadio e delle organizzazioni che lavorano all’interno della struttura durante ciascun evento.
L’attività di assistenza sanitaria a San Siro conta circa 15 interventi a partita, tra cui anche codici gialli e rossi, tutti prontamente soccorsi e sottoposti a qualificati trattamenti. La velocità e l'efficacia delle operazioni è garantita grazie al buon coordinamento di medici, infermieri e soccorritori, e alla predisposizione di piani sanitari dettagliati e condivisi tra gli attori coinvolti.
È stata un’emergenza a lieto fine quella vissuta sugli spalti dello stadio San Siro poco prima dell’inizio della partita Inter-Southampton, lo scorso giovedì 20 ottobre.
Un tifoso inglese ha avuto un malore dietro il secondo anello e nella caduta si è procurato una profonda ferita alla testa. La diagnosi di arresto cardiaco è stata immediata, perché in breve tempo è intervenuta una delle squadre di soccorso, presenti sugli spalti, che ha attivato le manovre di rianimazione con l’ausilio del defibrillatore.
Le équipes mediche del Rescue Team e dell’ambulatorio presente al secondo anello rosso, giunte tempestivamente, hanno poi provveduto a stabilizzare il paziente che, in seguito, è stato trasferito dall'ambulanza di medicalizzata all'Ospedale San Paolo, dove si è ripreso dopo qualche giorno.
L'intervento è stato gestito dal Servizio Sanitario dello Stadio San Siro, affidato all’Ospedale San Raffaele di Milano che coordina medici, infermieri, soccorritori e mezzi della Croce Rossa Italiana, di Confraternita di Misericordia di Arese e di I-Help BSO, sia direttamente sul posto sia attraverso le telecamere di sicurezza, e il suo esito positivo è sicuramente frutto della perfetta collaborazione tra tutte le forze in campo, che insieme garantiscono la sicurezza dei presenti.
Ancora una volta è necessario considerare quanto sia importante avere un piano di soccorso dettagliato negli stadi durante le emergenze, che consenta la prontezza e l'efficacia delle operazioni grazie a medici, soccorritori, mezzi di soccorso adeguati, mappe e percorsi per l’evacuazione e grazie alla presenza dei defibrillatori.
A San Siro l’assistenza sanitaria durante le partite di calcio vanta una lunga storia che è iniziata con i Mondiali del Novanta. (Foto Ibrahim Malla)
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