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Venerdì, 06 Luglio 2018 19:19

Fermiamo l'emorragia di umanità!

La Croce Rossa di Milano aderisce e sostiene l’iniziativa “Una #magliettarossa per #fermarelemorragia di umanità” promossa da Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie per il 7 luglio.

Come operatori umanitari indosseremo domani la nostra maglietta rossa per sottolineare la deriva dei valori umanitari cui stiamo assistendo da molti anni.

"La storia della nostra Organizzazione e i Principi che ogni giorno a Milano guidano il nostro operato in ambito umanitario ci obbligano a supportare e ad accogliere tutte le persone in condizione di bisogno, senza distinzione e discriminazione di alcun tipo. Lo facciamo da 154 anni e non smetteremo oggi", ha detto Luigi Maraghini Garrone, presidente della Croce Rossa di Milano.

Non possiamo accettare che le persone muoiano in mare senza intervenire.

Non possiamo accettare che le persone siano discriminate nelle nostre città per il colore della loro pelle o la loro condizione sociale.

Non possiamo accettare che l’aiuto umanitario sia condizionato da un principio di legalità.

Non possiamo essere osservatori passivi di fronte al rischio di un futuro di esclusione, marginalità.

Non possiamo assistere all’insorgere di un conflitto sociale tra vulnerabili: conflitto cui già assistiamo, con forte preoccupazione, nel nostro operato quotidiano a fianco delle persone nella città di Milano.

L’Europa è responsabile del rispetto dei Diritti fondamentali dell’Uomo, volti ad assicurare l’integrità e la dignità di ogni persona.

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ll 20 e 21 giugno si è svolto a Milano il primo Coordination Meeting tra i partner europei del progetto Employability and Social Integration of Refugees and Asylum Seekers (ESIRAS), finanziato dalla Commissione Europea. 

Al meeting erano presenti due rappresentanti per ognuna delle sette Società Nazionali europee di Croce Rossa coinvolte nell'implementazione del progetto, tre membri della Croce Rossa Spagnola (coordinatori di ESIRAS a livello europeo), un referente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e due rappresentanti della Commissione Europea (Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Inclusione). Per due giorni i partecipanti hanno lavorato intensamente per scambiarsi le buone pratiche legate alle modalità di intervento, fare il punto sullo stato dei lavori in ogni Paese e implementare la nuova piattaforma per il monitoraggio del progetto.

Nel corso di una sessione pomeridiana i partecipanti sono stati divisi in due focus group e insieme si sono confrontati sull’importanza di coinvolgere gli stakeholder locali, sulle strategie per incrementare la percentuale di partecipazione di beneficiari donne e sulle azioni da implementare per migliorare la sostenibilità a lungo termine del progetto. Dai lavori di gruppo sono emerse conclusioni importanti per poter agire a livello locale con maggior impatto, oltre che idee per poter dare seguito al progetto anche dopo il termine del finanziamento UE (giugno 2019).

Nella giornata di giovedì i colleghi delle Società Nazionali austriaca e danese hanno illustrato come ESIRAS possa costituire un fondamentale mezzo per supportare enti e associazioni locali impegnati nel processo di integrazione di rifugiati e richiedenti asilo, svolgendo un ruolo di regia. Le delegazioni di Francia e Slovenia hanno invece esposto le proprie attività di comunicazione e visibilità (Communication & Visibility) adottate per coinvolgere le aziende e sensibilizzare l’opinione pubblica. Il team della Croce Rossa Italiana, infine, ha illustrato nel dettaglio il processo di coinvolgimento dei beneficiari del progetto. Al termine delle presentazioni di tutte le Società Nazionali, due beneficiari che frequentano i workshop di ESIRAS su orientamento e formazione a Milano, hanno raccontato la loro esperienza e i benefici che hanno cominciato a notare nel loro modo di relazionarsi con la comunità: il progetto mira infatti a trasmettere competenze trasversali e professionali utili al pieno inserimento nel contesto lavorativo e nella società.

Al meeting hanno partecipato anche rappresentanti della Fondazione Soleterre per illustrare i risultati ottenuti con un progetto simile a ESIRAS, da loro implementato. Nel dettaglio, sono stati messi in evidenza gli aspetti positivi e negativi emersi nella gestione del progetto, col supporto dei commenti di un valutatore esterno.

La tre giorni di meeting è terminata venerdì 22 giugno con la sessione di lavoro della Steering Committee, il gruppo di coordinamento del progetto composto da membri della Croce Rossa Spagnola, della Croce Rossa Danese, dell'ufficio europeo di Croce Rossa con sede a Bruxelles, della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e della delegazione della Commissione Europea. Oltre a condividere i contenuti delle attività svolte fin ad oggi, si è discusso della sostenibilità di ESIRAS.

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Un progetto ambizioso che punta a favorire l’integrazione sociale e l’inserimento professionale di richiedenti asilo e rifugiati attraverso un approccio esperienziale e innovativo. In sintesi, questo è ESIRAS, finanziato dalla Commissione Europea tramite il programma dell’Unione Europea per l’impiego e l’innovazione sociale (Employment and Social Innovation/EaSI) e supportato dalla Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. In totale sono sette le società nazionali di Croce Rossa che hanno aderito al progetto.

Per la Croce Rossa Italiana, il progetto è implementato dal Comitato di Milano dal mese di gennaio ed è entrato nel vivo a maggio, con il supporto del Comitato Nazionale CRI. Tra i suoi obiettivi vi è quello di coinvolgere 400 persone in attività progettuali e percorsi preparatori all'inserimento lavorativo, di cui 60 saranno beneficiarie di training professionali.

A maggio, dopo un intenso periodo di programmazione e impostazione delle attività, sono iniziati i primi colloqui individuali per conoscere gli aspiranti e comprenderne le capacità linguistiche e personali, le esperienze professionali e le aspettative di formazione e lavorative.

Si è poi passati ai colloqui di gruppo e, successivamente, agli workshop sulle competenze trasversali, nel corso dei quali è stata sperimentata una modalità attiva, con elementi del teatro e della formazione partecipata. Per facilitare l’apprendimento, gli workshop prevedono simulazioni relative a colloqui di lavoro, telefonate e situazioni problematiche in diversi contesti lavorativi. Il fine ultimo è fornire strumenti utili a comprendere il contesto socio-culturale italiano – tra cui modi di dire, comportamenti da evitare in circostanze specifiche, cenni sul linguaggio del corpo - e a interagire con esso in modo proficuo, favorendo un processo di piena inclusione.

Infine, il 18 giugno è iniziato il primo corso di formazione esterno sulla ristorazione. Coinvolge 14 ragazzi, che in tutto hanno partecipato a due colloqui individuali, uno di gruppo e tre workshop sulle competenze di base e trasversali. Il team di ESIRAS segue da vicino l’andamento della formazione con un affiancamento che ha lo scopo di facilitare il processo di apprendimento.

Fanno parte del team ESIRAS quattro professionisti che vengono da esperienze diverse del terzo settore, della cooperazione e dell’associazionismo. Questa diversità ha arricchito il gruppo e ha permesso di modellare un percorso sì originale, ma basato su solide competenze formatesi in molti anni di lavoro nell’ambito della formazione e del sociale.

I primi risultati e le esperienze dei partecipanti verranno condivisi al meeting internazionale dei partner del progetto, in programma dal 20 al 22 giugno nella sede della Croce Rossa di Milano.

 

 

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Si è conclusa lunedì 11 giugno, nei locali dell’Accademia dei Filodrammatici, l’esperienza dei laboratori di scrittura autobiografica che per tre mesi ha coinvolto gli ospiti dei centri di accoglienza straordinaria (CAS) gestiti dalla Croce Rossa di Milano.

Laboratori il cui fine è stato quello di permettere ai ragazzi di ragionare sul proprio vissuto e sulle esperienze legate al proprio percorso migratorio, e di dargli forma con le parole. L’evento conclusivo ha visto la lettura di alcuni di questi brani in una serata di condivisione e reciproco scambio, e in molti si sono messi in gioco andando in scena leggendo i testi che loro avevano prodotto.

L’iniziativa è nato nell’ambito del progetto di formazione “Teatro Utile 2018”, promosso dall’Accademia dei Filodrammatici di Milano, e che come nelle precedenti edizioni ha come tema la migrazione e la multiculturalità.

I laboratori hanno preso il via nel mese di marzo e per tutto questo tempo i ragazzi dei due centri di accoglienza si sono incontrati a cadenza settimanale. Durante gli incontri sono stati trattati temi trasversali e universali sui quali sono stati prodotti testi scritti e elaborazioni grafiche, partendo dalle esperienze personali dei partecipanti. Gli elaborati sono poi stati condivisi in gruppo e alla fine dell’esperienza ne sono stati scelti alcuni per un riadattamento curato dalla regista e dagli attori di Teatro Utile.

L'evento è stato inserito nella rassegna “Insieme Senza Muri”, promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Milano. Dopo il concerto di Piano City Milano nel CAS di via Corelli e la mostra "Sotto il cielo di Milano", questo evento è il terzo a essere inserito nelle iniziative 2018 di questa importante rassegna. 

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Il Centro di accoglienza di via Corelli, gestito dalla Croce Rossa di Milano, per la prima volta apre le porte alla cittadinanza per ospitare la musica di Piano City Milano. Domenica 20 maggio alle 11:00 l'ex Caserma Mancini ospiterà il concerto di Manuel Magrini, giovane ed eclettico talento del pianoforte che si esibirà in un repertorio di musica pop italiana e internazionale.

Un evento per unire cittadini, i richiedenti asilo ospiti del centro e volontari della Croce Rossa, creando un'occasione di incontro e di conoscenza reciproca. L'intenzione di Piano City Milano e Croce Rossa è quella di creare un laboratorio di integrazione per affrontare in maniera innovativa il tema dell'accoglienza. Gli organizzatori della manifestazione musicale intendono inoltre allargare l'offerta musicale a un pubblico sempre più vasto, con un'attenzione particolare al tema dei diritti e dell'inclusione sociale.

Secondo il presidente della Croce Rossa di Milano, Luigi Maraghini Garrone, accoglienza significa “favorire l’interazione tra la popolazione e i richiedenti asilo, attraverso per esempio l’organizzazione di percorsi di conoscenza della città e la partecipazione a iniziative di volontariato cittadino. Piano City Milano e il concerto nel nostro CAS hanno esattamente questo significato: una prima occasione di incontro e condivisione di valori ed esperienze”.

Il Centro di Accoglienza, aperto nel 2016, ospita un gran numero di richiedenti asilo a cui vengono garantiti non solo i servizi primari, come vitto e alloggio, ma anche l’assistenza medica e il supporto legale in tutto l’iter giuridico finalizzato all’ottenimento di una forma di protezione. Tenuto conto dell’esperienza traumatica e delle difficoltà di inserimento, è inoltre fondamentale la presenza di figure professionali come lo psicologo e l’assistente sociale.
Indispensabile è inoltre l’apprendimento della lingua e della cultura italiana. Nel centro è presente una scuola, frequentata ogni giorno dagli ospiti, le cui classi, gestite da insegnanti qualificati, prevedono una serie di percorsi diversificati. Una volta raggiunta una discreta autonomia linguistica, gli ospiti vengono avviati a iter formativi professionalizzanti, per favorirne l’inclusione nel tessuto sociale.

 

Come partecipare

Per partecipare al concerto è necessario prenotarsi obbligatoriamente nella pagina dedicata di Piano City Milano

 

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Mercoledì, 08 Febbraio 2017 13:50

A Milano il Tracing Bus della Croce Rossa Olandese

Ogni anno, migliaia di persone perdono il contatto con la famiglia a causa di conflitti, calamità naturali o migrazione. Le società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, avvalendosi della loro rete internazionale, lavorano in tutto il mondo per ripristinare il contatto tra i familiari e offrire assistenza e servizi per il ricongiungimento. In Italia l'attività di Restoring Family Links (RFL) della Croce Rossa Italiana è da tempo attiva in supporto dei persone migranti che ogni giorno arrivano nel Paese.

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 Accoglienza. Sistema di ospitalità e buone pratiche di inclusione sociale è il titolo dell’ultimo incontro del ciclo di conferenze Migrazione. Viaggio, Memoria, Accoglienza, organizzato dalla Croce Rossa di Milano e partito il 3 ottobre (Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione), come occasione di riflessione e dibattito su un tema ampio, complesso e mai abbastanza approfondito.

Martedì 22 novembre, dalle ore 18.30, nella sede CRI di via Marcello Pucci 7, l’argomento verrà affrontato sotto diverse prospettive, insieme a ospiti provenienti dal mondo umanitario, accademico e giornalistico, per dare un quadro della situazione attuale relativo non solo alle pratiche virtuose, che consentono di passare dall'ospitalità alla vera e propria inclusione sociale, ma anche alle conseguenze che derivano dall'assenza di politiche di integrazione.

Parteciperanno alla tavola rotonda Flavio Di Giacomo, portavoce Ufficio Coordinamento per il Mediterraneo dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, dal 2016 agenzia collegata alle Nazioni Unite; Paolo Pinotti, professore presso il Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico dell'Università Bocconi, che si occupa di criminalità e immigrazione; Giampaolo Musumeci, filmaker, giornalista e fotografo, esperto di immigrazione e conflitti; Ignazio Schintu, Emergency Manager della Croce Rossa Italiana, impegnato negli anni in missioni in Iraq, Kenya e Kurdistan, responsabile del Centro di accoglienza CRI di Settimo Torinese.

Dario Paladini, giornalista di Redattore Sociale, guiderà la conversazione nel ruolo di moderatore.

Nel corso della serata, si affronterà il problema della criminalità organizzata e del business legato al traffico di esseri umani, fenomeni connessi al viaggio fino al continente europeo e ai successivi trasferimenti al suo interno.

Si parlerà del destino dei cosiddetti diniegati, richiedenti che hanno ricevuto il rigetto della domanda di asilo e si trovano per questo in condizione di irregolarità.

Un’analisi di tipo economico tratterà l’inserimento nel mondo lavorativo e l’importanza dell’istruzione e della formazione linguistica. Verranno illustrati esempi concreti di inclusione sociale, concetto più ampio ed equo dell’integrazione, che sottintende un rapporto di reciproca influenza fra la persona e l’ambiente ospitante. Infine, si cercherà di sottolineare come le politiche che negano la realtà dell’immigrazione portano a percorsi devianti, squalificanti per l’individuo, e all’emarginazione.                       

 

Per informazioni:

conferenze3ottobre.2016@crimilano.it | tel. 02 3883 215

 

Per iscriversi:

La partecipazione è gratuita previa registrazione a questo link:
https://incontro22novembre.eventbrite.it

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 Il ciclo di conferenze Migrazione. Viaggio, Memoria, Accoglienza, organizzato dalla Croce Rossa di Milano, partito il 3 ottobre come occasione di riflessione e confronto sui temi dell'immigrazione, continua con il secondo appuntamento, che ha per titolo Viaggio. Dai soccorsi ai corridoi umanitari: analisi delle migrazioni forzate.

Alla serata del 25 ottobre parteciperanno in qualità di relatori Antonino Parisi, direttore di MOAS Italia, Emanuela Dal Zotto, dell’Università di Pavia e membro di Escapes, laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate dell'Università Statale di Milano, Rosario Valastro, vice presidente Croce Rossa Italiana, e Marta Santamato Cosentino, autrice del documentario "Portami via" sui corridoi umanitari. Luca Mattiucci, responsabile del Corriere Sociale, guiderà la conversazione nel ruolo di moderatore.

Saranno temi di dibattito le missioni per il salvataggio dei migranti in mare, l’assistenza sanitaria e psicologica a bordo delle navi, e la necessità di aumentare gli sforzi per trovare soluzioni a medio e lungo termine, che possano interrompere la catena infinita di decessi nelle acque del Mediterraneo: una catastrofe umanitaria che si consuma da troppo tempo.

Verranno inoltre presentati i risultati di uno studio analitico degli arrivi via mare, da cui emerge la stretta relazione esistente tra il numero di persone sbarcate nei porti di accoglienza, la loro tipologia e nazionalità, e l’organizzazione del sistema di accoglienza nel nostro Paese.

L’esperienza dei volontari della Croce Rossa nei porti di sbarco darà il quadro di un flusso migratorio continuo e prevedibile, perché generato da cause contingenti e ragioni storico-politiche. Non un’emergenza, quindi, ma una situazione cronica che le istituzioni internazionali devono impegnarsi a gestire.

Infine verrà trattato il tema dei corridoi umanitari: un progetto pilota per aprire vie di accesso legali e sicure per i richiedenti asilo. Le immagini del documentario “Portami via” - che raccontano la metamorfosi nella vita di una famiglia siriana, dal carcere fino a un nuovo inizio nella città di Torino - sottolineano l’urgenza di una legislazione che protegga i diritti e l’incolumità di chi parte alla ricerca di un nuovo futuro.

 

Per informazioni:

conferenze3ottobre.2016@crimilano.it | tel. 02 3883 215

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Il ciclo di conferenze Migrazione. Viaggio, Memoria, Accoglienza, organizzato dalla Croce Rossa di Milano, partito il 3 ottobre come occasione di riflessione e confronto sui temi dell'immigrazione, continua con il terzo appuntamento, che ha per titolo Memoria. La tutela del patrimonio culturale e la ricostituzione dei legami familiari come cardini dell’identità individuale e collettiva.

 

Alla serata dell’8 novembre parteciperanno in qualità di relatori Imma Carpiniello, portavoce del Comitato 3 ottobre, Tommaso Della Longa, portavoce della Croce Rossa Italiana, Stefania Ragusa, direttore del Corriere delle Migrazioni, Stefano Pasta, giornalista, della Comunità di Sant’Egidio.

Seble Woldeghiorghis, già collaboratrice del Comune di Milano-Assessorato alle Politiche Sociali ed esperta di diritti e immigrazione, guiderà la conversazione nel ruolo di moderatrice.

 

Stefano Pasta affronterà il tema dell’incontro sia in senso ampio sia attraverso esempi, che chiariscono come la memoria possa essere tenuta viva con azioni concrete. Racconterà poi l’esperienza di accoglienza migranti organizzata al Memoriale della Shoah.

Il contributo di Stefania Ragusa, grande conoscitrice della cultura africana, verterà sul ruolo del racconto e di come abbia rivestito un ruolo importante nel mantenimento dei legami soprattutto nelle diaspore.

Imma Carpiniello illustrerà cosa accadde il 3 ottobre del 2013, con un focus su alcune storie significative di quel naufragio al largo di Lampedusa, per uscire dalla logica dei numeri ed entrare in quella delle persone. Parlerà inoltre del progetto del Museo di Lampedusa.

 

Infine, Tommaso Della Longa farà una fotografia del lavoro della Croce Rossa nell'accoglienza migranti, con testimonianze della sua esperienza da coordinatore della comunicazione della crisi siriana per la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e casi concreti, tratti anche dall’esperienza a Lampedusa, che dimostrano come la corretta informazione possa avere influenza sull’evoluzione del fenomeno dell’immigrazione e sulle manifestazioni di xenofobia e razzismo.

 

Per informazioni:

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