È iniziato un anno e mezzo fa il processo d’incubazione che ha dato alla luce il progetto “Task Force Ludopatie” contro il Gioco d’Azzardo Patologico (GAP). Nato dallo studio del territorio, dai contatti con le Associazioni di settore e dal supporto di personale qualificato, il progetto ha l’obiettivo di aiutare chi si trova ad affrontare una situazione di dipendenza da gioco d’azzardo, ormai riconosciuta come disturbo compulsivo complesso.
Il fenomeno coinvolge circa tre milioni di persone tra la popolazione italiana, senza distinzione di fasce d’età, ceto sociale e professione. Incrementato dalle innumerevoli pubblicità sui media, il GAP attrae tanto i giovani quanto gli anziani, con prospettive di vita agiata e serena a portata di click, sia dal tasto del computer sia dalla slot-machine. Proprio per l’esistenza di questo “doppio fronte”, la “Task Force” guarda al problema non solo nell’ottica del gioco fuori casa, ma si impegna a informare e sensibilizzare sul gioco online, pericolosamente disponibile, sempre e ovunque, grazie a pc, tablet, smartphones...
Nella difficile condizione di ludopatico, raramente il giocatore è consapevole. Più spesso, sono i famigliari a notare i cosiddetti “segnali sentinella” della patologia: intensificazione degli accessi al gioco, aumento delle spese, comparsa di pensieri ricorrenti di gioco, spesso accompagnati da distorsioni cognitive e fantasie di super vincite, con aumento della ricerca di ambienti più specializzati e polarizzazione del comportamento. Successivamente, si scivola verso le menzogne, il depauperamento delle risorse finanziarie, i piccoli furti domestici, i cambiamenti dell’umore, delle amicizie e dei luoghi di frequentazione, con aumento dell’aggressività e dell’indebitamento: tutti sintomi di una vera e propria evoluzione verso il gioco patologico.
Si tratta, evidentemente, di un fenomeno assai complesso. Di conseguenza, il disegno di Croce Rossa si muove su svariati fronti: da un lato la prevenzione (portata avanti con attività nelle scuole per i giovani e gli insegnanti, utile anche a individuare eventuali “segnali sentinella”), dall’altro la sensibilizzazione affidata alle campagne d’informazione. Inoltre, la “Task Force” ha come compiti quello di accompagnare i ludopatici nel lungo percorso della guarigione, ponendosi come anello di congiunzione con una rete di associazioni competenti, come Gam-Anon, La Casa del Giovane di Pavia e i Giocatori Anonimi.
Nonostante qualche risultato apprezzabile sia già visibile e stia dando alcuni frutti (per es. la riduzione degli orari d’apertura delle sale gioco), la strada per combattere questa dipendenza è ancora lunga. Per questo la “Task Force Ludopatie” ha istituito un numero disponibile 24 ore su 24 per chiunque dovesse avere bisogno (366-6924448) e un indirizzo e-mail (ludopatia@crimilano.it) a cui scrivere in caso di necessità o di richiesta di maggiori informazioni. (Marina Canta)